La geometria.
Un uomo accende una sigaretta, l'unica luce è quella dell'accendino.
L'uomo nella fotografia è un attore in scena durante uno spettacolo teatrale, ma quello che segue può valere anche nella fotografia matrimoniale, sportiva, in quella di reportage o nella versione street. Insomma sempre.
Il punto
Quando osservo una scena per fotografarla cerco prima di tutto le geometrie, le compongo in modo che diano stabilità, staticità oppure dinamismo. In questo caso ho usato la figura geometrica più semplice. Ancor prima di prendere la macchina fotografica in mano so già cosa farò venire fuori: il punto, rappresentato in questo caso dalla testa che emerge da uno sfondo nero.
L'azione
Osservando la fotografia dopo qualche istante notiamo che c'è un uomo che compie un'azione: accende una sigaretta. L'azione, e di conseguenza l'immagine, è forte perché è tramite l'azione che viene creata la luce che a sua volta crea e definisce la geometria. Se l'azione non avesse bisogno della luce da lei creata, ovvero ci fosse un'altra fonte di luce, forse la fotografia sarebbe più banale, meno romantica, fate voi.
Passa ancora qualche frazione di secondo e il nostro occhio si accorge che i punti in realtà sono due che interagiscono tra di loro: l'uomo e il fuoco. La sigaretta in buona parte è coperta dalla mano, ma anche se non si vedesse il gesto ce ne suggerirebbe la presenza. E ancora pian piano vengono fuori le altre geometrie: le forme del corpo e dello sfondo vengono suggerite dalle luci tenui.
La composizione
La posizione del punto è molto importante. Notoriamente sappiamo che non è il caso di mettere il soggetto al centro della composizione. Ma allora dove? con che criterio? Altre geometrie ce lo suggeriscono: in alto a destra!
Si ma... perché?
Il punto è la testa di un uomo e al di sotto di esso troviamo altre geometrie (quelle del corpo, linee, illuminate dalla luce tenue), e queste riempiono comunque l'immagine. Non vi sembrerebbe strano se la testa fosse in basso? La sua posizione dovrebbe essere giustificata da altre geometrie al di sopra del punto che riempirebbero l'inquadratura. Ma anche se ci fossero dovremmo chiederci se servirebbero al nostro scopo o se invece porterebbero confusione. La fotografia più è semplice e pulita e meglio funziona.
Destra o sinistra?
Alcune geometrie sono presenti concretamente nell'inquadratura (la testa, il corpo) altre invece sono create dal nostro cervello per associazione. Lo sguardo dell'osservatore tende a seguire quello del soggetto che viene osservato. Quando poi il soggetto è da solo ed è soltanto la sua testa a sbucare dal buio la direzione del suo sguardo diventa ancor più rilevante, anche se l'uomo sta guardando le sue mani il suo sguardo guida il nostro dall'alto in basso. Possiamo immaginare una linea diagonale che viene naturalmente prolungarla fino all'angolo opposto a quello in cui si trova il soggetto (punto), ovvero in basso a sinistra. Proprio per questo il punto viene posto in alto a destra.
Un triangolo?
Avendo una base in basso, che corrisponde al "confine" della fotografia, lo sguardo corre fino all'angolo in basso a destra e da li si ricongiunge al punto che corrisponde agli occhi del soggetto, creando un triangolo con i lati diseguali, che ci trasmette un senso di dinamismo, contrario alla staticità, rendendoci maggiormente partecipi e interessati all'azione.
Intuizione
Riassumendo: l'azione crea la luce che a sua volta crea la geometria (non sempre l'azione crea la luce ma crea sempre una geometria), riconoscendo la geometria il fotografo può comporre l'immagine enfatizzando l'azione.
Tutto questo nella frazione di secondo in cui un uomo si accende una sigaretta in un ambiente quasi buio. Per farlo bisogna osservare, aspettare e al contempo prevedere quello che sta per succedere, capire che posizione prenderà, da che lato volterà la testa, quando porterà l'accendino vicino alla sigaretta e accenderà la fiamma, prendere delle decisioni: intuire.
Ringraziamenti
Vi chiedo ancora qualche attimo per fare dei ringraziamenti a Tino Caspanello che mi ha invitato a fotografare "Bar Stella", lo spettacolo teatrale di cui è autore e regista, gli attori Cinzia Muscolino, Tino Calabrò e Francesco Biolchini (che è l'uomo della sigaretta), l'assistente alla regia Mariarosa Biginelli, la produzione Teatro Pubblico Incanto (www.teatropubblicoincanto.wordpress.com) e non ultimo il Teatro dei 3 Mestieri di Messina ( www.teatrodei3mestieri.it).
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3 pensieri su “Geometria”
Chiaro e utilissimo, grazie Carmine
grazie a te Gabriele, di aver lasciato un commento
molto interessante!